Descrizione
Questi sono gli ultimi pezzi esistenti dei famosi pomeli del maestro Wu che ha smesso di produrre tè per andare in meritata pensione. Wu è anche un famoso artista e i suoi pomeli sono dei veri e propri pezzi d’arte, curati con passione dal primo all’ultimo passaggio. Questi ultimi pezzi rappresentano le ultime possibilità di godere di questa antica arte. A Taiwan purtroppo l’interesse per questo raro e prezioso tè sta diminuendo e quindi sempre meno maestri lo producono e questa è una grande perdita per il mondo del tè e per la cultura tradizionale che prevede di regalare e consumare questo tè durante il capodanno lunare, per portare buona fortuna a chi lo beve e lo offre.
Realizzare questo tè è complesso, bisogna prima scegliere il tè adatto, successivamente si scelgono i frutti migliori da usare per la miscelazione (entrambi, tè e frutti derivano da piantagioni biologiche). I frutti devono essere speciali, ricchi di nutrienti e oli essenziali aromatici e i produttori controllano spesso la maturazione degli stessi. Il frutto va svuotato della polpa in modo meticoloso per non rompere la buccia, il tè si miscela con parte del succo e polpa, la miscela si inserisce nella scorza e seguono diverse fasi di torrefazione tradizionale su carbone detta “tanbei”. Questa lavorazione può durare più di 40 ore e a questa complessa lavorazione seguono almeno sei anni di stagionatura.
Questo tè è adatto a stagionature molto lunghe, il valore accresce così come il corpo, i sapori e il suo cha-Qi, l’energia che solamente i tè di grande qualità sanno donare.
I POMELI VENGONO VENDUTI INTERI E NON APERTI O A PEZZI, LE GRAMMATURE DEI POMELI VARIANO DA 240 A 260 GRAMMI CIRCA. DISPONIBILITÀ LIMITATA. QUESTI SONO GLI ULTIMI PEZZI DEL MAESTRO WU.
Consigliamo infusione a 100°C in teiere da 150-250 ml, 5 grammi di foglie e scorza, da un minuto a due minuti di infusione. E’ possibile bollire 6 grammi di foglie e scorze in 500 ml di acqua per circa cinque minuti, oppure utilizzare le foglie delle infusioni esauste per la bollitura.
